Quando gli Hopi - una antichissima tribù dell’Arizona - pronunciano in un contesto di profezie la parola “Koyaanisqatsi” che vuol dire “la vita senza equilibrio”, intendono riferirsi agli squilibri e follie di una vita in via di degradazione, alla quale necessita un nuovo stile. Ispirandosi a un tale concetto, questo film (che film però è al tempo stesso un vero e proprio documentario) mira a raffrontare la maestà della natura - terre, mari, cieli - là dove essa è ancora incontaminata, con le precarie e spesso assurde realizzazioni della umanità di oggi, disancorata dai valori più essenziali e, appunto, naturali, lanciata in una corsa demenziale. Immagini naturali e urbane si susseguono in un montaggio ora accelerato ora rallentato, ritmato dalla musica che svolge un ruolo chiave.
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LIBERA - IL RICORDO DELL'OVVIOINIZIATIVE
- 1 giugno - Matteo Borghi dj
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L’accordo c’è, l’ispettore (alli) Galli ha ragione, abbiamo raggiunto un accordo estremamente vantaggioso con il comune di BONOBO in CONGO.
Ci promettono solo spazi occupati da autogestire e ci offrono BANANE ROSSONERE a tutto spiano.
Nel comune di BONOBO gli spazi sociali non vengono sgomberati ma anzi si sgomberano le sedi dei partiti per fare spazi sociali.
A volte in questi duri territori la vita appare difficile, ma gli abitanti hanno le idee chiare: “meglio un giorno di merda che cento da LEONI”.
Ci apprestiamo a condividerne le motivazioni sostanziali.
gli/le occupanti dell’Ex Caseificio Occupato di Modena in risposta alle dichiarazioni di Galli e Leoni (ambedue del PdL) circa l’esistenza di un accordo sottobanco tra l’ExCaseifico e il comune di Modena
LA MEMORIA E’ UN’ARMA
Non fu ucciso in piazza, negli scontri seguiti alla contestazione del comizio del missino Niccolai. Fu selvaggiamente bastonato dalla polizia, lui che non poteva difendersi perché – senza occhiali – quasi niente poteva più vedere. Fu arrestato, gettato in cella e lasciato morire senza praticamente ricevere quell’assistenza cui aveva diritto e che l’avrebbe salvato. E, come in altri casi analoghi, il suo prolungato assassinio sarebbe rimasto avvolto nel nulla se i suoi compagni non si fossero subito mossi, se tante e tante persone oneste non si fossero subito battute contro chi voleva tutto nascondere, se ad un certo punto il giornalista Corrado Stajano non avesse dato alle stampe quel libro Il sovversivo che ci ha restituito a tutto tondo la sua vita e poi la sua morte.
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Comunichiamo ufficialmente che martedì 2 giugno abbandoneremo gli stabili di via San Martino di Mugnano occupati venerdì 10 aprile. L’impegno che ci eravamo assunti da subito era quello di avviare una trattativa col proprietario e in caso questi avesse progetti concreti sugli edifici di abbandonarli. Nell’ultimo incontro avuto col proprietario domenica 3 maggio abbiamo comunicato la decisione divenuta di fatto consensuale di uscire il 2 giugno.
Domenica 3 maggio - ore 21: il collettivo studentesco RicreAzione organizza la proiezione del film “L’Onda“
Per insegnare ai suoi alunni che cosa sia un regime totalitario un professore mette in atto, nella sua classe, un singolare esperimento sociologico. Tra denuncia e provocazione programmata, un’opera che si interroga sui limiti dell’educazione scolastica come prefigurazione del vivere sociale.
L’insegnante di liceo Rainer Wegner, con un passato punk e anarchico alle spalle, si ritrova a dover presentare un corso di una settimana sui funzionamenti dei regimi totalitari. Il professore decide di fare un esperimento: mettere in pratica nella realtà della classe quelle che sono le caratteristiche di una dittatura. Presenza di un leader, disciplina, omologazione, obbedienza. I ragazzi, da prima sconcertati dalle idee del professore, iniziano ad appassionarsi al progetto, fino a portarlo fuori dalle mura della scuola e dal controllo dello stesso docente.
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Giovedi 23 aprile all’ExCaseificio Occupato di San Martino di Mugnano verra’ presentato, con la partecipazione di un attivista abruzzese, il progetto EPICENTRO SOLIDALE. Come abbiamo comunicato, gia’ da una settimana uno dei locali dello spazio occupato e’ stato adibito a magazzino per raccogliere gli aiuti per la popolazione abruzzese colpita dal terremoto. Aiuti che sono raccolti sulla base delle richieste concrete e dirette degli sfollati che vivono nei campi e sono distribuiti atraverso il progetto di solidarieta’ ed autogestione che e’ Epicentro Solidale. Di questa rete fanno parte ormai diversi nodi su tutto il territorio nazionale e i progetti, dalla semplice raccolta e distribuzione degli aiuti, si stanno espandendo espandendo con finalita’ in campo educativo, culturale, artistico e di ricostruzione.
Qualsisasi ulteriore informazione sulle attivita’ di Epicentro Solidale si possono trovare sul sito web del progetto.
Inarrestabile perché si nutre di desideri, sogni, idee, progettualità di individui liberi. In autogestione abbiamo occupato questo spazio dando una risposta alle esigenze e alle volontà di centinaia di persone che sono subito accorse per condividere questo percorso. Da un lato le istituzioni controllano il territorio con la logica delle spartizioni politiche, dall’altro la cultura e i luoghi di aggregazione sono sempre più soggetti a dinamiche di tipo commerciale. Ma non possiamo pensare che la socialità e la vivibilità di un territorio si possano esaurire in queste risposte. Lo hanno dimostrato le centinaia di persone che hanno attraversato in questi giorni questo spazio liberato legittimando con la loro presenza questo percorso, infischiandosene se lo spazio fosse di proprietà pubblica o privata.